Conosciamo l’Unione Europea?

Istituto Sindacale per la COoperazione allo Sviluppo

Conosciamo l’Unione Europea?

L’unione, in pratica. Un’Europa a misura d’Italia

Siamo immersi in un periodo storico segnato da destabilizzazioni e crisi mondiali articolate su più fronti e tra la popolazione mondiale si sta sempre di più acuendo un sentimento di sfiducia nei confronti delle istituzioni, nazionali ed internazionali, percepite come non in grado di trovare soluzioni concrete, e non dimentichiamo sostenibili, alle grandi sfide del pianeta: cambiamento climatico, violenza e discriminazione.

Nella Prefazione di L’unione, in pratica. Un’Europa a misura d’Italia scritto da Alessia Mosca, Eric Jozsef riporta come le idee poste a garanzia della costruzione dell’Unione Europea siano fondamentalmente tre: “la pace – in un continente segnato, nel passato, dalle sofferenze delle guerre –, la democrazia – in uno spazio geografico a lungo diviso e sopraffatto dai totalitarismi – e il benessere economico e sociale. A quest’ultimo tema, il benessere sociale, rivolgo ora la mia attenzione, ricordando che l’Unione Europea, in veste di potenza economica, rappresenta da sola il 50% delle spese mondiali nel sociale; è proprio questo il modello di civiltà che cittadini e istituzioni devono impegnarsi a difendere, allo scopo di contribuire a creare un mondo in cui i diritti umani (civili, politici e sociali) di ogni singola persona siano rispettati. Tuttavia, a distanza di anni dalla nascita dell’UE per mezzo del Trattato di Maastricht del 1992, Alessia Mosca ci pone di fonte al problema di un’Europa ancora “stretta tra una mancanza di trasparenza nei meccanismi decisionali e un’incompletezza del processo di unificazione.” L’Italia, nonostante sia stato uno dei 6 paesi fondatori dell’idea di Europa con la nascita della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA) nel 1951, si trova oggi ad occupare i primi posti per numero di procedure di infrazione per mancato recepimento di direttive comunitarie; a questo proposito, risulta tanto importante quanto spiacevole ricordare come nel 2013 abbiamo dovuto restituire a Bruxelles 5,7 miliardi di euro non utilizzati, fondi che sarebbe stato utile investire in concrete iniziative politico-economiche connesse alle varie scadenze europee. Una delle ragioni alla base di queste problematiche è che la nostra classe dirigente, a partire da quella politica, ha investito poco sull’Europa, finendo poi con il lamentare il subire le decisioni prese da altri; l’intento dell’autrice è quello di aprirci gli occhi su quanto sia doveroso e necessario lavorare “sull’organizzazione del sistema Paese, e cioè le competenze istituzionali, amministrative e gestionali di chi governa, a tutti i livelli, centrali e locali”.

Nelle pagine che compongono questo sintetico ma dettagliato libro, Alessia Mosca descrive la sua idea di Europa: analizza prima le criticità e le opportunità che essa presenta al suo stato attuale, concentrandosi sul caso italiano, al fine di andare successivamente alla ricerca di valide soluzioni per il futuro di un’Unione Europea più coesa in grado di correggere gli squilibri provocati dalla globalizzazione.

Elisa Bellaviti – Volontaria servizio civile 2022

Vi consiglio il libro L’unione, in pratica. Un’Europa a misura d’Italia perché è stato per me di fondamentale importanza per avvicinarmi alla comprensione di un tema così vasto e complesso, ma che riguarda da vicino tutti noi cittadini italiani e non solo: l’Europa.

Per sapere di più sull’autrice e rimanere aggiornati sulle sue più recenti pubblicazioni visita il sito: http://alessiamosca.it/