Anche Iscos Lombardia al VESAK, il Festival Buddhista di UBI

“Consapevolezza”, “ascolto”, “comprensione” ma anche aiuto come forma di solidarietà che si offre senza la presunzione di risolvere i problemi del mondo, ma come partecipazione alle “soluzioni” possibili. Parole e concetti, quelli pronunciati al Vesak, il Festival promosso nei giorni scorsi dall’Unione Buddhista Italiana a Milano, nei quali Iscos Lombardia si è trovato in profonda sintonia, come ente no profit che porta avanti progetti di cooperazione internazionale in contesti svantaggiati e in via di sviluppo.
Il Vesak è il momento più significativo per le comunità buddhiste perché rappresenta la celebrazione di memoria, cura e responsabilità condivisa. In questa responsabilità condivisa c’è la scelta filantropica di come destinare i fondi dell’8×1000 e la rinnovata volontà di mettere a bando delle risorse per migliorare il benessere di persone e comunità svantaggiate e perseguire, insieme agli enti no profit, obiettivi di utilità sociale.

Sono passati ormai sette anni da quando l’UBI ha iniziato a sostenere, grazie ai fondi 8×1000, numerose associazioni, enti del terzo settore ed enti religiosi buddhisti sia in Italia che all’estero. Questo è stato reso possibile grazie all’intesa siglata con lo Stato italiano che ha permesso di destinare risorse a progetti capaci di generare un impatto concreto e positivo sulla società. L’ambito d’azione di UBI è ampio e tocca molti settori: dalla difesa dell’ambiente alla giustizia sociale, dall’accompagnamento al lavoro, passando per la cultura, la salute, l’educazione e il benessere degli animali.
Iscos Lombardia, negli ultimi due anni, ha ricevuto il finanziamento attraverso i fondi 8×1000 dell’UBI per portare avanti progetti di cooperazione e solidarietà internazionale: nel 2024 il progetto “Passaparola, la Parola dell’inclusione“, volto al sostegno e all’integrazione sociale dal punto di vista linguistico e lavorativo delle donne della comunità pakistana in Lombardia. Quest’anno, invece, il progetto in Marocco “Esseri non umani: Educazione e sensibilizzazione al benessere animale” rivolto alla cura degli animali randagi, abbandonati e feriti attraverso la formazione professionale agli operatori dei rifugi che li accolgono.
Nell’ambito di questo progetto in corso, sono state realizzate numerose attività di sensibilizzazione alla comunità marocchina sul tema del benessere animale, ai bambini delle scuole di Loudaya (nella regione Marakkech-Safi), sul rispetto degli animali, sulle loro emozioni ma anche formazioni pratiche su come approcciare un animale di strada, magari ferito e dolente e attivare un rifugio di accoglienza per la sua presa in carico.
Nel mese scorso Iscos Lombardia ha poi realizzato la missione di monitoraggio e di svolgimento della formazione al personale addetto agli animali condotta da Roberto Lucatello, educatore cinofilo, presso i rifugi di Coer Prore e Pan Marrakech che in totale accolgono circa 200 esseri viventi tra gatti, cani, asini e cavalli. Il progetto si concluderà il 30 settembre con la conclusione delle attività e la distribuzione dei materiali che raccontano il progetto per diffondere l’impatto che le attività di cooperazione internazionale hanno all’estero e in Italia anche in termini di acquisizione di competenze per i lavoratori che possono così contribuire al tessuto sociale ed economico del proprio paese.