“Recognition of the State of Palestine: a precondition for peace and coexistence”: una conferenza per il Riconoscimento

Istituto Sindacale per la COoperazione allo Sviluppo

“Recognition of the State of Palestine: a precondition for peace and coexistence”: una conferenza per il Riconoscimento

Il 29 Novembre 2021, in occasione della giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese, si è tenuto un webinar organizzato da Solidar dove diverse associazioni, istituzioni e organizzazioni non governative, tra le quali Iscos, impegnate in questo ambito, sono intervenute per sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica.

Come ha spiegato Manu Pineda, parlamentare europeo di Sinistra Unita: “Lo Stato di Israele è stato riconosciuto dall’Unione Europea ed è stato anche inserito in diversi programmi internazionali come l’Erasmus; a sua volta Israele ha strumentalizzato tutto questo per imporsi sui palestinesi”.

Pineda ci ha tenuto a ribadire quanto sia importante continuare ad impegnarsi per il riconoscimento dello Stato della Palestina, ed è altrettanto importante che l’UE capisca di avere delle responsabilità.

Margrete Auken, deputata del Partito dei Verdi Europeo, ha sottolineato il fatto che riconoscere lo Stato della Palestina è un primo passo anche per mitigare la sfiducia che i palestinesi hanno nei confronti degli altri Paesi e di chi dovrebbe aiutarli. La Aiken ha concluso il suo intervento affermando che “Questo riconoscimento va preso come obbligo internazionale, data la delicata situazione che non può più essere ignorata”.

Alla conferenza è intervenuto anche Giorgio Gomel, membro del Comitato direttivo di Jcall, che ha detto: “I palestinesi hanno fatto degli errori nel passato nei confronti di Israele, ma ora sono indeboliti. Questo li porta ad essere non cittadini nel non Stato in cui vivono, e Israele ha la convinzione che tale conflitto si possa gestire senza necessariamente trovare una soluzione, cosa che invece non deve accadere”.

Nidal Foqaha, palestinese che ha partecipato al dibattito con la sua testimonianza, ha ribadito la grande gioia nel vedere tanto impegno nella lotta al riconoscimento dello Stato della Palestina e ha affermato: “Ci sono sicuramente molte cose da fare, la solidarietà da sola non basta e si dovranno vedere i fatti. Infatti, solo fermando l’occupazione da parte di Israele si metterà fine a tutta la violenza e alle ingiustizie”.

Per quanto riguarda la soluzione di un unico Stato, Foqaha ha detto:” Questa opzione non sembra sensata dato che Israele non vuole lasciare lo spazio alla Palestina. Se L’UE intende promuovere questa soluzione, deve essere consapevole delle conseguenze e deve avere le risorse per aiutare”.

Sulla questione dalla solidarietà si è espressa anche Aida Tuma, attivista e membro della Lista Comune Israeliana, affermando che ”Questa giornata è molto importante e Israele non si aspettava tutto questo impegno internazionale, infatti, di recente, ha deciso di dichiarare terroristiche sei organizzazioni umanitarie palestinesi”.

Per concludere la conferenza è intervenuta Luisa Morgantini, ex Vicepresidente del Parlamento europeo con l’incarico delle politiche europee per l’Africa e per i diritti umani, che ha affermato:” Questa coalizione europea è molto importante, e bisogna continuare facendo pressione sui governi locali e sulle organizzazioni. Dobbiamo dare una certa continuità a questa solidarietà e impegno messi in atto, e non solo il 29 Novembre”.

 

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