Pakistan sommerso dall’acqua

Istituto Sindacale per la COoperazione allo Sviluppo

Pakistan sommerso dall’acqua

Un territorio vulnerabile agli effetti del cambiamento climatico

L’attuale situazione in Pakistan è allarmante. La stagione dei monsoni e le piogge torrenziali che da inizio estate si sono riversate sul territorio hanno reso irriconoscibile il volto del paese, ridotto ad un cumulo di macerie che affiorano dall’acqua. Sono stati registrati gravi danni alle infrastrutture: oltre 1.460 centri sanitari danneggiati, 1 milione di case inagibili, 162 ponti distrutti e 3.500 chilometri di strade spazzate via. A confermare la gravità della situazione, si aggiungono più di 800.000 ettari di terreni agricoli inondati e la scomparsa di 7.000 capi di bestiame; il Primo Ministro Shehbaz Sharif in visita nelle regioni settentrionali afferma come “il raccolto di riso sia stato spazzato via e frutta e vegetali siano scomparsi”. La devastazione di raccolti e prodotti stoccati fa emergere un ulteriore problema connesso alla sicurezza alimentare dei sopravvissuti alle inondazioni, soprattutto in riferimento a quella parte di popolazione composta da agricoltori e allevatori, la quale si trova tutt’ora privata delle risorse necessarie a provvedere alla sussistenza delle proprie famiglie. Le regioni del Sindh e del Balochistan sono le più colpite dalle piogge torrenziali, dove si utilizza ogni mezzo disponibile per permettere l’arrivo degli aiuti anche nelle aree più remote, per scongiurare l’aggravarsi di questa crisi umanitaria.

Il bilancio delle vittime ha superato i 1.200 morti e la popolazione locale affronta con serie difficoltà le disastrose inondazioni; infatti, sono almeno 33 milioni gli sfollati (6,4 milioni in condizioni di bisogno estremo), di cui la metà risultano essere bambini. Bambini costretti a scappare insieme alle proprie famiglie e abbandonare le loro case per cercare rifugio nei campi di accoglienza; bambini tormentati dagli incubi che questa catastrofe ambientale ha impresso nelle loro menti, ma soprattutto bambini angosciati dalla paura di non riconoscere più la terra a cui appartengono e perdere quindi l’identità che ad essa li lega.

Per dare il miglior supporto possibile alla popolazione locale, Iscos Lombardia, da tempo impegnata in progetti di cooperazione allo sviluppo per la comunità pakistana, insieme ad Iscos Nazionale e all’Associazione Provinciale Pakistani Varesini, ha incontrato a Milano la Console Generale del Pakistan in Italia Aqsa Nawaz, per organizzare una campagna di raccolta fondi.

Sul nostro sito e i nostri social nei prossimi giorni troverete tutte le informazioni utili per supportare il Pakistan insieme a noi!