Il Cile verso una nuova costituzione

Istituto Sindacale per la COoperazione allo Sviluppo

Il Cile verso una nuova costituzione

Il 25 ottobre scorso il Cile festeggiava il risultato di un referendum storico. Con il 78% dei voti veniva cancellata la costituzione introdotta nel 1980 da Pinochet. Dopo oltre trent’anni dalla caduta del regime e a seguito di molte manifestazioni popolari, i cittadini cileni sono riusciti a rendersi definitivamente liberi dall’ultimo baluardo della dittatura. Il referendum non chiedeva solo una decisione in merito all’abbandono della vecchia costituzione, ma anche una scelta su chi avrebbe dovuto scrivere quella nuova. I cileni hanno deciso di fare tabula rasa ed eleggere, ad aprile, una nuova Assemblea costituente.

Ma questa è solo la conclusione di una storia iniziata quasi quarant’anni fa ed in cui Iscos si è ritagliato un ruolo. Sin dalla metà degli anni ’80 i sindacati italiani hanno sostenuto i movimenti di opposizione al regime. In particolare la Cisl insieme al leader della Coordinadora Sindacal esiliato in Italia, si sono impegnati in azioni concrete tra cui il potenziamento dell’informazione parlata e scritta di opposizione. Così nel 1984 nasce il quindicinale Fortin Mapocho, che poterà poi alla fondazione del centro grafico Alborada, fondamentale nella produzione di gran parte dei materiali di informazione per la campagna del plebiscito del 1988.

Questa storia è raccontata da uno dei protagonisti Tarcisio Benedetti nel libro Alborada, la rotativa della libertà. Una storia di cooperazione internazionale che ha portato al consolidamento di quella nuova comunicazione democratica che ha permesso al popolo cileno di liberarsi del peso della dittatura poche settimane fa.

Iscos Lombardia sostiene la campagna di raccolta fondi di Iscos per sostenere il progetto editoriale. Contribuite alla pubblicazione e continuate a seguirci per le future iniziative di presentazione del libro e per la sua prenotazione.