Diritti umani calpestati dal fenomeno del Land Grabbing

Istituto Sindacale per la COoperazione allo Sviluppo

Diritti umani calpestati dal fenomeno del Land Grabbing

Il 28 giugno a Roma nella Sala Capitolare del Convento di Santa Maria sopra Minerva è stato presentato il “Rapporto sull’accaparramento della terra 2022: conseguenze su diritti umani, ambiente e migrazioni”. Giunto alla sua V edizione, il rapporto è redatto da Focsiv nell’ambito della campagna “Abbiamo riso per una cosa seria” a cui partecipa anche Iscos Lombardia con il progetto agrozootecnico “Perù, latte fonte di vita” con l’obiettivo di garantire formazione, lavoro e sovranità alimentare alle comunità andine.

Il titolo del rapporto “I padroni della Terra” è emblematico poiché vuole farci comprendere che chi detiene il controllo di risorse non rinnovabili, quali sono per esempio terra fertile ed acqua salubre, diventa a suo modo padrone di un bene comune, il pianeta Terra, le cui risorse dovrebbero essere garantite a tutta la popolazione mondiale ed usufruite in condivisione, come occasione di vita per tutti.

Il 14 giugno è stato firmato un partenariato per l’assicurazione di minerali critici tra Stati uniti, Canada, Europa e Australia, per mezzo di cui l’Occidente si assicura la gestione di risorse minerali di strategica importanza economica e caratterizzate allo stesso tempo da alto rischio di fornitura; questo a dimostrazione del fatto che il controllo delle risorse fondamentali per il nostro stile di vita e per gli interessi economici genera maggiore competizione per risorse scarse.

Focsiv dedica il Rapporto 2022 ai 358 difensori dei diritti umani uccisi in 35 paesi, nel corso dell’anno 2021, per essersi opposti alla devastazione e all’inquinamento su larga scala di foreste, terra e acqua, lottando in difesa del Pianeta e del diritto di ciascuno a non essere sfruttato oppure emarginato, oltre che di poter vivere in un ambiente salubre e sostenibile.

Dal Rapporto emerge come, negli ultimi 20 anni, siano 91,7 milioni gli ettari di terre accaparrate a danno delle comunità locali, dei contadini e dei popoli nativi; un dato allarmante che arriva dagli ultimi rilevamenti di marzo della Banca dati di Land Matrix, il sito che raccoglie informazioni sui contratti di cessione e affitto di grandi estensioni di terra. Il paese più colpito da Land Grabbing è il Perù con 16 milioni di ettari, a cui seguono il Brasile e l’Argentina, l’Indonesia e la Papua Nuova Guinea. In Europa orientale è rappresentativo il caso dell’Ucraina, dove dei 60 milioni di ettari di superficie totale del paese, il 55% è classificato come terreno coltivabile – la percentuale più alta in Europa; la guerra in corso con la Russia può portare ad amplificare il fenomeno in questione, a causa della competizione tra blocchi geopolitici, con il rischio che queste destabilizzazioni possano generare ondate di difficoltà alimentare, oltre che conseguenze sociali e politiche, nelle popolazioni che dipendono dai paesi in conflitto per l’approvvigionamento alimentare.

Ogni anno la FAO – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura si preoccupa di pubblicare lo Stato di sicurezza alimentare e nutrizione nel mondo. Nel periodo 1980-2015 si registra una tendenza permanente di abbassamento dello stato di insicurezza alimentare; purtroppo, i più recenti dati raccolti si dimostrano negativi: nel 2020 il 30% della popolazione mondiale vive in situazione di moderata insicurezza alimentare a causa di crisi economiche, cambiamenti climatici, guerre e conflitti, senza dimenticare l’impatto devastante del covid-19 sulle comunità fragili. Francesco Pierri, Senior Land Tenure Official FAO, descrive come questa inversione di tendenza in negativo sia legata alla struttura agraria molto differenziata nel mondo, caratterizzata da un processo di polarizzazione e concentrazione della terra e del reddito nelle mani di pochi, dall’impoverimento dei settori di mezzo e dallo sparpagliamento delle attività di reddito delle fasce più povere della popolazione.

La presenza di lacune sul quadro normativo nazionale ed internazionale, secondo quanto riportato dal Senatore Mino Taricco, fa sì che “Le implicazioni di natura ambientale e di scelte virtuose che stanno cercando di affermarsi nel mondo (energie rinnovabili, utilizzo produzioni agricole ecc.), creano delle storture e delle aberrazioni”. Esemplare, come emerge nel Rapporto Focsiv, è il ruolo della finanza, in particolare delle Banche pubbliche di sviluppo – Italia, Cassa Depositi e Prestiti – coinvolte sempre più spesso nel finanziamento di investimenti insostenibili. Così è accaduto in Sierra Leone, nella Repubblica Democratica del Congo: diverse banche pubbliche hanno investito in una società multinazionale canadese che produce olio di palma; purtroppo l’affare ha avuto esito negativo, generando una perdita di 90 milioni di dollari e facendo prendere la decisione di ritirare la produzione dal paese, con conseguente impatto sulla biodiversità e sui popoli indigeni.

Il modello di agricoltura che si è rivelato all’avanguardia nell’epoca della sostenibilità ambientale e sociale, quindi più adatto ad essere esportato, è quello fondato sul nucleo familiare. L’agricoltura familiare rende possibile la tutela del paesaggio e la rigenerazione delle risorse, con ripercussioni dirette sul benessere – diffuso dalla comunità rurale, dove si innesta, alla comunità urbana; la riduzione dei costi monetari e l’aumento dell’efficienza tecnica; la creazione di valore aggiunto; il riconoscimento del ruolo delle donne. Si ricorda inoltre un dato estremamente significativo, cioè che l’agricoltura familiare produce il 75% della produzione mondiale di cibo.

Il progetto di Iscos Lombardia Perù, latte fonte di vita con cui aderiamo alla campagna Focsiv, va infatti in questa direzione. Da oltre 12 anni Iscos coinvolge i giovani di Pucayacu e i loro nuclei famigliari in percorsi formativi e nelle attività legate alla gestione del bestiame e alla produzione di latte e formaggio.

Per fare passi avanti nel campo della sostenibilità e frenare il problema sempre più grave del land grabbing sarà di fondamentale importanza un impegno politico volto a rafforzare l’impianto multilaterale di governo dei sistemi alimentari per garantire il diritto alla terra e una nutrizione adeguata dei popoli, attraverso il superamento delle competizioni nazionalistiche e la tutela della sovranità alimentare delle comunità locali.

Riportiamo di seguito il V Rapporto Focsiv “I padroni della terra”