“Esseri non umani”: un anno di progetto in Marocco dedicato alla cura

Istituto Sindacale per la COoperazione allo Sviluppo

“Esseri non umani”: un anno di progetto in Marocco dedicato alla cura

esseri-non-umani-missione-settembre-copertina

Si è concluso il 30 settembre scorso il progetto “Esseri non umani: educazione e sensibilizzazione al benessere animale in Marocco” realizzato da Iscos Lombardia nella provincia di Chichaoua (a 50 km da Marrakech) con il partner locale Coer Propre che ospita oltre 150 animali tra cani, gatti, asini e cavalli e il coinvolgimento di Pan Marrakech, un rifugio che dà accoglienza a 100 animali e che ha prestato i suoi spazi per le attività formative del progetto.

La missione finale, che si è svolta nel mese di ottobre, è stata occasione di visita da parte di Giovanna Giorgetti, vicepresidente di Unione Buddhista Italiana, (ente finanziatore del progetto con i fondi 8×1000), che oltre a visitare le strutture e a conoscere da vicino i partner locali e i risultati raggiunti, ha apposto le targhe nelle sedi principali del progetto.

Esseri-non-umani-vicepresidente-ubi

“L’impressione generale è che il progetto sia andato bene e sia molto soddisfacente sia dal punto di vista dell’organizzazione delle strutture che sono molto adeguate, belle e curate bene, sia dal punto di vista della relazione esistente tra gli animali salvati con gli umani, gli operatori dei rifugi, ma anche degli animali tra di loro” afferma Giorgetti. “Uno dei temi forti del buddhismo è quello della interdipendenza, ovvero riconoscere l’altro come amico e, anche se temporaneamente può succedere che sia nemico, è perché ci sono delle condizioni che lo hanno reso tale. Di per sé qui, in questo contesto progettuale, emerge in modo evidente il concetto di interdipendenza con la riprova che cani, gatti, galline e asinelli possono convivere nello stesso ambiente. Il progetto è poi realizzato in natura, un contesto che consente l’autoproduzione di cibo per gli animali, cura delle piante e del verde. Inoltre, si percepisce in modo chiaro che le persone e gli operatori che hanno gestito il progetto amano gli animali e che ci hanno davvero messo il cuore e non l’interesse per portare avanti le attività”.

Esseri-non-umani-vicepresidente-ubi-2

Uno degli obiettivi principali di “Esseri non umani” è stato quello di promuovere una cultura del lavoro dignitoso, prevedendo sessioni formative con sindacalisti e interventi sul tema dell’importanza della formazione e della formalizzazione di competenze spendibili sul mercato del lavoro oltre che di lavorare in modo contrattualizzato uscendo dall’informalità, che resta una delle piaghe del Marocco.

“Una delle priorità di Iscos Lombardia nelle sue attività di cooperazione internazionale, è la promozione del lavoro dignitoso in paesi svantaggiati. Questo progetto è stato per noi una grande opportunità di lavorare in contesti, quello dei rifugi e dei santuari animali in Marocco, che non avevamo mai intercettato prima, così come raggiungere, come beneficiari del progetto, giovani ragazzi che hanno una passione specifica e di nicchia rispetto al mercato del lavoro locale. In Marocco, è bene ricordarlo, i settori trainanti dell’economia restano l’agricoltura e a seguire il turismo non certo quello in ambito veterinario o della cura degli animali” spiega Miriam Ferrari, Presidente di Iscos Lombardia. “Il nostro obiettivo era da un lato di rispondere al tema della cura verso gli esseri non umani, proposto dal bando UBI, ma la cura è stata rivolta anche ai lavoratori che hanno avuto l’opportunità di investire sulla loro passione, seguendo un percorso formativo specifico con un educatore cinofilo esperto, e di formalizzare la propria attività lavorativa uscendo così dall’informalità”.

Esseri-non-umani-operatori