Palestina: il lavoro nel 2022

Istituto Sindacale per la COoperazione allo Sviluppo

Palestina: il lavoro nel 2022

In occasione della Giornata Internazionale dei Lavoratori,

H.E. Dr. Ola Awad, Presidente del Centro di Statistica Palestinese,

presenta la situazione della forza lavoro palestinese nel 2022

367 mila disoccupati in Palestina

I disoccupati in Palestina sono diminuiti a 367 mila nel 2022 rispetto ai 372 mila nel 2021, circa il 24% dei partecipanti alla forza lavoro rispetto al 26% nel 2021, a causa dell’aumento del tasso di partecipazione alla forza lavoro al 45% rispetto al 43% nel 2021. Il tasso di disoccupazione è diminuito sia in Cisgiordania sia nella Striscia di Gaza, rispettivamente di circa il 13% e il 45% se comparato a circa il 16% e il 47% nel 2021.

Il totale della sottoutilizzazione di forza lavoro1 è diminuita dal 34% circa nel 2021 al 31% (500 mila persone) nel 2022, di cui 56 mila persone “scoraggiate” in cerca di lavoro e 22 mila in sottoccupazione legata al tempo2.

Tasso di disoccupazione tra i partecipanti alla forza lavoro (dai 15 anni in su) per regione, 2015-2022

I Governatorati di Hebron e Jenin in Cisgiordania e di Dier Al-Balah nella Striscia di Gaza hanno registrato il più alto tasso di disoccupazione

In Cisgiordania, i Governatorati di Hebron e Jenin hanno registrato il più alto tasso di disoccupazione nel 2022 con una percentuale di circa il 17%, seguiti dal Governatorato di Betlemme con circa il 15%, mentre il Governatorato di Gerusalemme ha registrato il più basso tasso di disoccupazione con una percentuale di circa il 3%. Nella Striscia di Gaza, il Governatorato di Dier Al-Balah ha registrato il più alto tasso di disoccupazione di circa il 55%, seguito dal Governatorato di Khan Yunis con una percentuale del 49%, mentre il Governatorato North Gaza ha registrato il più basso tasso di disoccupazione di circa il 38%.

Più di 1 milione di persone occupate e il settore privato è il principale datore di lavoro

Il numero di persone occupate in Palestina ha raggiunto 1.133 milioni; 655 mila in Cisgiordania, 285 mila nella Striscia di Gaza e 193 mila in Israele e negli insediamenti israeliani. Ci sono circa 862 mila dipendenti salariati in Palestina (449 mila in Cisgiordania, 228 mila nella Striscia di Gaza, 156 mila in Israele e 29 mila negli insediamenti israeliani).

Circa il 54% dei dipendenti salariati in Palestina lavorano nel settore privato, 372 mila in Cisgiordania e 140 mila nella Striscia di Gaza, rispetto a circa il 24% delle persone occupate nel settore pubblico e il 22% di dipendenti salariati che lavorano in Israele e negli insediamenti israeliani. Quindi, circa il 29% dei dipendenti salariati della Cisgiordania lavorano in Israele e negli insediamenti israeliani.

¼ dei dipendenti salariati del settore privato lavora in occupazioni elementari

In Palestina circa il 24% dei dipendenti salariati del settore privato lavora in occupazioni elementari e professionali o tecniche; con una percentuale del 27% per gli uomini e dell’8% per le donne in occupazioni elementari. Inoltre, circa il 15% degli uomini e il 68% delle donne dipendenti salariati lavora in occupazioni professionali o tecniche.

Media dei salari reali nel settore privato

Il salario medio reale giornaliero (anno base=2018) nel settore privato era di circa 93 NIS in Palestina; circa di 38 NIS nella Striscia di Gaza e circa di 117 NIS in Cisgiordania (dipendenti salariati in Israele e negli insediamenti israeliani sono esclusi).

L’attività di costruzione nel settore privato ha registrato la più alta media del salario reale giornaliero di 135 NIS in Cisgiordania e 38 NIS nella Striscia di Gaza, seguita dall’attività dei servizi con 128 NIS in Cisgiordania e 69 NIS nella Striscia di Gaza. Mentre l’attività agricola ha registrato la più bassa media di salario reale giornaliero a 89 NIS in Cisgiordania e 22 NIS nella Striscia di Gaza.

Nello stesso contesto, la media delle ore di lavoro settimanali effettive per i lavoratori salariati in Palestina era di 41 ore; 39 ore per i dipendenti salariati nel settore pubblico e 43 ore di lavoro settimanali per i dipendenti salariati nel settore privato.

Media dei salari reali in NIS per i dipendenti salariati nel settore privato per regione, 2015-2022

Il 40% dei lavoratori salariati riceve meno del salario minimo mensile (1.880 NIS)

Il numero dei dipendenti salariati nel settore privato che riceve meno del salario minimo mensile (1.880 NIS) ha raggiunto circa i 172 mila; di cui 56 mila dipendenti salariati in Cisgiordania (circa il 19% del numero totale dei dipendenti salariati nel settore privato in Cisgiordania) con un salario medio mensile di 1.421 NIS rispetto ai 116 mila dipendenti salariati nella Striscia di Gaza (circa 89% del numero totale dei dipendenti salariati nel settore privato nella Striscia di Gaza) con un salario medio mensile di 697 NIS.

Meno di 1/3 dei dipendenti salariati del settore privato riceve benefits

Circa il 28% dei dipendenti salariati del settore privato riceve benefits (pensione, indennità di fine servizio, ferie annuali retribuite e congedo di malattia retribuito). Il numero dei dipendenti salariati del settore privato che hanno sottoscritto contratti a tempo indeterminato era di 83 mila persone, 90 mila persone nel settore privato hanno contratti a tempo determinato e circa 294 persone sono senza contratto. Tuttavia, il 46% delle donne dipendenti salariate che lavorano nel settore privato ha ottenuto un congedo di maternità retribuito.

Fonte: Palestinian Central Bureau of Statistic (PCBS)

1 Sottoutilizzazione forza lavoro (Labour underutilization): riflette l’incapacità di un’economia di generare occupazione per quelle persone che vorrebbero lavorare ma non lavorano, anche se sono disponibili per l’occupazione e cercano attivamente lavoro.

2 Sottoccupazione legata al tempo (Time-related underemployment): termine che si riferisce a tutte le persone occupate: 1) disponibili a lavorare ore aggiuntive, 2) che hanno lavorato meno di una soglia specifica di ore (orario di lavoro in tutti i posti di lavoro); 3) disponibili a lavorare ore aggiuntive, data la possibilità di lavorare di più.

Definizioni tratte da: International Labour Organization, “Labour Force Statistics Database” ILOSTAT.