Servizio Civile e Pandemia: vi racconto com’è andata

Istituto Sindacale per la COoperazione allo Sviluppo

Servizio Civile e Pandemia: vi racconto com’è andata

Da anni Iscos Lombardia ospita un giovane volontario del servizio civile. Quest’anno è toccato a me. Sono Chiara ho scelto di essere volontaria del Servizio Civile Universale per avvicinarmi al mondo della cooperazione internazionale, come un trampolino di lancio per poi continuare gli studi in questo ambito. Ma non è andata esattamente come avevo previsto.

Dopo poco più di un mese dall’inizio di questa nuova avventura, carica di aspettative ed entusiasmo per le mille opportunità che il Servizio Civile con Iscos Lombardia mi proponeva, una pandemia globale ha provato a fermarmi.

Mi sono ritrovata a casa, in mezzo al caos della vita familiare, a cercare di bilanciare il mio servizio, lo studio e le mille distrazioni dell’ambiente domestico. Non è stato semplice, ma per nessuno lo è stato. Se i primi giorni poteva sembrare divertente poter lavorare in giardino, presto le quattro mura di casa si sono fatte opprimenti. La frustrazione è stata tanta. Avevo scelto il servizio civile per avere un assaggio del mondo del lavoro e mi sono ritrovata in camera mia incollata al pc, esattamente come quando studiavo per un esame.

Sono comunque stata più fortunata di altri. Molti hanno dovuto sospendere il servizio civile. Grazie al supporto di Marta e Miriam ho potuto proseguire in modalità smart-working il mio servizio. Nonostante le difficoltà e la distanza ho potuto non solo continuare a gestire la comunicazione sui social, ma ho anche conosciuto nuove realtà e associazioni e sperimentare diversi ambiti di lavoro. Tuttavia, continuo a sperare di poter tornare presto in ufficio per respirare di nuovo quell’aria più adulta e meno scolastica di un posto di lavoro.

Ho potuto dare anche io il mio contributo, anche se non direttamente, durante questo difficile e strano periodo che abbiamo passato. Molti servizio-civilisti sono stati in prima linea nell’emergenza, sulle ambulanze e a contatto con la gente, tanti altri, come me, nelle retrovie. Ma tutti ci siamo impegnati come potevamo per fare la nostra parte. Alla luce di questo sono ancora più pesanti le conseguenze che le decisioni (o non decisioni) del governo e del dipartimento delle politiche giovanili hanno avuto. Il Servizio Civile Universale aveva già subito un taglio dei finanziamenti, con la conseguenza che il numero di volontari che l’anno prossimo avrebbero potuto prendere servizio sarebbe stato ridotto di circa la metà, e la commissione bilancio nelle scorse settimane non ha approvato nessuno dei 7 emendamenti presentati che avrebbero potuto aumentare un po’ i fondi per il Servizio Civile. Così il prossimo anno circa 20.000 giovani non saranno inclusi nei bandi.