In Regione Lombardia, il Mozambico al centro: lavoro dignitoso e direttiva UE sulla Due Diligence

Istituto Sindacale per la COoperazione allo Sviluppo

In Regione Lombardia, il Mozambico al centro: lavoro dignitoso e direttiva UE sulla Due Diligence

Copertina evento Mozambico

Investimenti, materie prime e lavoro dignitoso, il Mozambico è stato al centro dell’iniziativaSviluppo economico e lavoro dignitoso: il caso del Mozambico. Quale impatto della direttiva UE sulla Due Diligence delle imprese?” promossa da Iscos Lombardia e Cisl Lombardia in collaborazione con Regione Lombardia e patrocinata dalla Commissione Europea.

L’incontro è stata un’opportunità formativa per la delegazione di sindacalisti mozambicani, composta da Daniel Manuel Ngoque e Abudo Cafuro Manana a rappresentare OTM e Euclides Timana e Nelson Abilio Gabriel per Consilmo che hanno offerto una preziosa testimonianza sulla condizione dei lavoratori e sulle sfide legate al tema dello sviluppo sostenibile  dal punto di vista sociale e ambientale.

“Il Mozambico è un Paese in cui negli anni la rete Iscos ha implementato numerosi progetti di cooperazione internazionale per lo sviluppo di opportunità di lavoro dignitoso per le comunità locali e di rafforzamento dell’attività dei sindacati” ha spiegato in apertura la presidente di Iscos Lombardia Miriam Ferrari.

“Dai programmi di prestito e microcredito rurale nella zona di Maputo, alla formazione professionale per quadri tecnici ed operai di imprese alimentari, al supporto ai docenti di aziende metalmeccaniche, all’inserimento lavorativo di giovani ai programmi di sostegno agricolo nelle aree periferiche del Paese. La storia di Iscos nel Paese è di lunga data e la visita di studio dei sindacalisti di Otm e Consilmo si inserisce nel quadro delle relazioni sindacali e di promozione del lavoro dignitoso che promuoviamo con i nostri progetti oltre che di sensibilizzazione in Italia”. Il Mozambico è un paese che ha registrato grandi cambiamenti nell’ultimo ventennio diventando negli ultimi anni un paese strategico per le ingenti risorse di gas naturale. Si posiziona tra gli stati africani come il terzo maggiore detentore in termini di riserve di gas naturale dopo la Nigeria e l’Algeria . E’ un paese con una economia basata principalmente sull’agricoltura pur vedendo un settore industriale ed estrattivo in crescita con grandi compagnie multinazionali del calibro di ENI e Total presenti e operative.  “Per OTM-CS e CONSILMO è sempre un grande privilegio unire la propria voce a quella dei partner della cooperazione e della società civile per affrontare congiuntamente temi di interesse internazionale come lo sviluppo economico e il lavoro dignitoso” ha affermato Daniel Manuel Ngoque nel suo intervento a nome della delegazione sindacale.Il Mozambico ha grandi progetti estrattivi in corso. Questi progetti industriali hanno portato impatti positivi e negativi nel nostro Paese dal punto di vista delle condizioni lavorative e ambientali. La visita di studio è per noi un’opportunità per rafforzare gli strumenti sindacali a tutela dei lavoratori”.

Le istituzioni sono anch’esse coinvolte nella promozione dello sviluppo sostenibile in contesti svantaggiati. Regione Lombardia, rilanciando le attività di cooperazione internazionale, è attiva con tavoli tecnici multistakeholder volti ad impostare un sistema di cooperazione che parta dalle esperienze e competenze del territorio. ”E’ importante, anche alla luce del Piano Mattei, che si affermino nuovi partenariati tra Italia e Africa a beneficio di entrambi i soggetti. Da un lato l’Europa ha l’esperienza e una pratica di applicazione normativa sul rispetto dei diritti umani, della tutela sociale e ambientale, dall’altro l’Africa ha una popolazione giovane e dinamica. Regione Lombardia è coordinata con ONG, università, imprese, centri professionali e di ricerca per fare partire idee e progetti dal basso condividendo le buone pratiche e le eccellenze del nostro territorio” ha affermato Raffaele Cattaneo, Sottosegretario alla cooperazione internazionale e alle relazioni con l’UE.

Per fornire strumenti concreti alla delegazione sindacale del Mozambico, Claudio Sottile, segretario nazionale della Filca Cisl e responsabile del dipartimento internazionale, ha illustrato i principi normativi votati dalla Commissione Europea con una ricaduta anche sui paesi entra Ue e i paesi in via di sviluppo. “Ci sono due direttive che insieme vogliono creare un quadro normativo integrato volto a promuovere la sostenibilità e la responsabilità sociale d’impresa in Europa: la rendicontazione societaria di sostenibilità sul reporting del 2022 e il dovere di diligenza ai fini di sostenibilità con l’obbligatorietà di prevenire, mitigare o ridurre impatti sui diritti umani e ambientali che è stata votata lo scorso giugno. Nel processo di attuazione della stessa Direttiva sarà importante il ruolo dei sindacati più influenti sulla catena del valore soprattutto in quei Paesi e i quelle realtà con scarsa o debole presenza sindacale”. Laura Corrado, capo unità per gli Affari Internazionali presso la DG EMPL della Commissione Europea, ha illustrato la recente direttiva europea sulla Due Diligence. “Questa normativa rappresenta un traguardo importante per responsabilizzare le imprese riguardo agli impatti sociali e ambientali delle loro catene di fornitura sin dall’approvvigionamento di risorse e materie prime. La normativa prevede diversi scaglioni di inclusione delle aziende coinvolte: si inizia con quelle di grandi dimensione con oltre 1000 dipendenti fino ad arrivare alle piccole e medie imprese”.

Nelle sue conclusioni, Dino Perboni, segretario regionale della Cisl Lombardia, ha sottolineato l’importanza della coprogettazione insieme alle istituzioni e al tessuto produttivo affinché la cooperazione abbia un impatto reale. “Non dobbiamo resistere alla necessità di una transizione, ma dobbiamo guidarla” ha sottolineato riprendendo quanto emerso nel Congresso Internazionale del lavoro. “Il coinvolgimento collettivo e sindacale nelle decisioni aziendali che riguardano i posti di lavoro deve essere rafforzato, istituendo un’effettiva partecipazione democratica sul posto di lavoro». Partecipazione che dovrebbe basarsi sullo sviluppo e il rafforzamento dei diritti all’informazione e alla consultazione “come veri e propri diritti di negoziazione”.

La visita di studio della delegazione di sindacalisti dell’OTM e della Consilmo proseguirà nei prossimi giorni a Bologna e a Roma con Iscos Emilia Romagna e Iscos nazionale.