Il Labour Film Festival torna dal 9 settembre al Cinema Rondinella

Istituto Sindacale per la COoperazione allo Sviluppo

Il Labour Film Festival torna dal 9 settembre al Cinema Rondinella

Locandina Labour Film Festival 2024

All’origine della storia del cinema ci sono delle figure grigie che camminano verso la cinepresa con la stanchezza di fine giornata e l’entusiasmo di una bizzarra macchina davanti ai loro occhi a riprendere quei movimenti. È il primo film di sempre. Pochi secondi, senza storia, di vita vera. I Lumière per fare le prime sperimentazioni con le immagini in movimento non sono andati molto lontano dal loro laboratorio. L’uscita dalle officine Lumière, questo il titolo del segmento, è ambientato poco fuori dai loro cancelli. Il soggetto principale: i lavoratori. Il Labour Film Festival, che è arrivato quest’anno alla sua ventesima edizione, nasce proprio dal riconoscimento del legame indissolubile tra il grande schermo e le battaglie sociali. Un’arte che ha accompagnato il cammino dei diritti dei lavoratori trovando immagini e personaggi in grado di farsi simbolo e sintesi di tante storie. Il Festival nasce per curare e mostrare questo legame. 

Ropa Sucia: il mediometraggio presentato da Iscos Lombardia

A organizzare è Cisl Lombardia, insieme ad Acli negli spazi del Cinema Rondinella di Sesto San Giovanni. Si inizia il 9 settembre per proseguire fino al 17 ottobre 2024, una programmazione lunga per aprirsi a tutti, di un’iniziativa che alternerà titoli di spicco della stagione cinematografica, ad altri “di scoperta” come Ropa Sucia – Dirty Clothes, un mediometraggio dedicato all’impatto del fast fashion sulla vita delle lavoratrici tessili in America Centrale. Vestirsi è un atto politico, è il messaggio che manderà Iscos Lombardia, che ha ospitato in Italia due donne rappresentanti della Rete Centroamericana di Solidarietà con i Lavoratori della Maquila (REDCAM) e introdurrà la proiezione. 

Locandina del film Ropa Sucia presentato da ISCOS Lombardia al Labour Film Festival 2024

Labour Film Festival: le proiezioni da non perdere

Altri due documentari rappresentano il cuore del Labour Film Festival: L’intervista in mare, di Ludovico Ferro, sulla vita nei pescherecci italiani e il futuro della pesca. Scusa Italia, di Giovanni Panozzo, è un documentario attualissimo, prodotto da Fai Cisl, sul lavoro come possibilità di riscatto sociale e rigenerazione del territorio. Un atto che afferma la legalità e che può diventare tutela e strumento di riconoscimento di molti “invisibili”. 

Imperdibili inoltre le proiezioni di The Old Oak, ultimo film di Ken Loach incentrato su un piccolo paese del nord est inglese, popolato da ex minatori, che deve gestire l’arrivo di migranti “sgraditi”. L’opera è un canto di speranza che non si dimentica facilmente. Toccante anche l’italiano Cento Domeniche di e con Antonio Albanese sulle conseguenze economiche e psicologiche dei risparmiatori ai crack bancari. Il Festival propone anche Zamora, commedia di qualità e sorprendente esordio alla regia di Neri Marcorè. 

Mostra fotografica 

Negli spazi del Cinema Rondinella si potrà anche assistere alla mostra fotografica “La Cisl e le conquiste dei lavoratori dal 1950 ad oggi” a cura di BiblioLavoro. Le immagini sono dedicate ai principali diritti del lavoro conquistati dalla Cisl nella sua storia con un focus specifico sulla parità di genere, sul lavoro dei giovani e il racconto della lotta nelle fabbriche di Sesto San Giovanni.

Labour Film Festival: Info generali