Notizie dal mondo: Palestina

Istituto Sindacale per la COoperazione allo Sviluppo

Notizie dal mondo: Palestina

Bandiera Palestina sventolata

Dal 7 ottobre in avanti, con l’inizio della guerra Israele-Hamas e l’invasione di terra delle forze militari israeliane nella Striscia di Gaza, la situazione si è aggravata di settimana in settimana e, purtroppo, i numerosi appelli e sforzi diplomatici condotti negli undici mesi di conflitto dalla comunità internazionale ad oggi non hanno portato a passi avanti significativi nell’ottica di un cessate il fuoco. Anzi, il conflitto in Palestina negli ultimi mesi si è allargato, con reciproci attacchi e lanci di razzi tra lo stato ebraico e l’Iran con i suoi proxies: Hezbollah – il Partito di Dio libanese – nel sud del Libano, e gli Houti nello Yemen. 

Scontro Israele-Hezbollah

L’ultimo massiccio scontro a fuoco è avvenuto nella notte tra il 24 e il 25 agosto. Come rappresaglia (annunciata da settimane) per l’uccisione da parte di Israele di Fuad Shoukr – numero due di Hezbollah – avvenuta a Beirut il 30 luglio, Hezbollah ha lanciato 320 missili e droni verso il territorio israeliano; non si sono registrati danni agli obiettivi annunciati per l’operazione. Dall’altro fronte, invece, Israele ha attaccato i territori del Libano meridionale con un’ondata di raid aerei preventivi, distruggendo migliaia di lanciarazzi e uccidendo tre militanti di Hezbollah. Secondo la stampa libanese si è trattato dello scontro a fuoco più violento dalla guerra tra Israele e Libano del 2006.

Le reazioni

Dopo lo scontro, come accaduto sistematicamente dall’inizio del conflitto in Palestina, Israele e Hezbollah hanno fornito un resoconto diametralmente opposto: entrambi hanno definito le rispettive operazioni come un successo. Secondo gli osservatori, per il Partito di Dio libanese si è trattata di una rappresaglia calcolata: era inevitabile un intervento militare dopo i fatti del 30 luglio per potere annunciare una vittoria alla propria base, tuttavia, era anche necessario rassicurare i libanesi che temono il potenziale distruttivo di una guerra aperta con Israele: questa la motivazione del ritardo dell’operazione, come ha dichiarato Nashrallah (numero uno di Hezbollah).

Dall’altra parte anche Israele ha buone ragioni per non aprire un nuovo fronte con il sud del Libano: lo stato ebraico non sarebbe in grado di gestirlo mentre è impegnato con Hamas a Gaza e con la Cisgiordania trascinata sull’orlo di una nuova esplosione di violenza dall’estremismo dei coloni e dei loro sostenitori all’interno del governo. Tuttavia, «Il solo fatto che né Israele né Hezbollah la vogliano, non basta a garantire che una guerra totale non accadrà – come scrive Alessia De Luca per Ispi, la quale aggiunge – Finché le violenze si susseguono, il margine per gli errori di calcolo resta alto».

Palestina: l’operazione “Campi Estivi” in Cisgiordania

Il 29 agosto si è aggravata anche la situazione in Cisgiordania, dove le forze di difesa israeliane hanno iniziato l’operazione “Campi estivi”. All’indomani dei violenti scontri tra coloni armati e civili palestinesi, è avvenuta l’incursione dell’Idf: secondo storici ed esperti si tratta del più vasto e imponente intervento mai sferrato nella West Bank dai tempi della Seconda Intifada (2000-2005). 

Il ministro degli esteri israeliano Israel Kats ha dichiarato che l’operazione in corso è finalizzata a smantellare una rete terroristica sostenuta dall’Iran che si starebbe sviluppando in Cisgiordania. Quello che preoccupa è la strategia annunciata dallo stesso ministro, che, come accaduto a Gaza, potrebbe implicare l’evacuazione temporanea dei civili palestinesi, determinando un’ulteriore crisi umanitaria. A gettare benzina sul fuoco anche le dichiarazioni di Khaled Meshaal, alto funzionario di Hamas, che intervenendo ad una conferenza a Istanbul ha affermato la volontà di riprendere gli attentati suicidi in Cisgiordania, come riportato da Sky News Arabia.

Notizie da Gerico

Le notizie datate 2 settembre che ci giungono di prima mano dal nostro contatto in Cisgiordania, Wahel NatheefSegretario Generale del PGFTU di Gerico – dipingono una situazione ormai insostenibile per la popolazione civile. Il sindacato palestinese è impegnato a distribuire materiale didattico ai bambini in vista dell’apertura delle scuole, che ufficialmente è fissata per la settimana del 9 settembre, ma non è ancora certa a causa dei recenti accadimenti. Il problema maggiore, infatti, riguarda la sicurezza: la sorveglianza nei confronti dei civili si è fatta sempre più pressante; inoltre, è da diversi giorni che mancano elettricità, cibo e acqua.

Riguardo ai contatti con Histadrut, La Federazione Generale dei Lavoratori in Terra d’Israele, Natheef ci ha detto che non ci sono state relazioni a partire dallo scoppio della guerra, ma da parte sua e del PGFTU la porta è aperta, conscio del fatto che la pace in Palestina passa anche attraverso i contatti tra i due sindacati. 

Iscos Lombardia collabora dal 2009 con il PGFTU di Gerico: clicca qui per scoprire i dettagli del progetto in Palestina

Palestina: campagna di vaccinazione nella Striscia di Gaza

L’unica postilla positiva – seppure sia difficile definirla tale in un contesto drammatico quale quello che vi abbiamo descritto – riguarda l’accordo raggiunto dall’OMS con Israele per concedere «pause umanitarie» dai combattimenti nella Striscia di Gaza per tre giorni consecutivi a partire da domenica 1 settembre. Il motivo è la campagna di vaccinazione di massa contro la poliomielite, il cui virus è stato rintracciato il 23 agosto con almeno un bambino contagiato. L’OMS ha fatto sapere che l’accordo prevede pause di otto ore al giorno, dalla mattina presto al primo pomeriggio. L’obiettivo della campagna è quello di vaccinare i circa 640mila bambini presenti nella Striscia, per quella che è stata definita dall’ UNRWA (Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi) come «una delle campagne di vaccinazione più complesse al mondo».

Fonti:

www.ispionline.it/it/pubblicazione/israele-attende-la-risposta-iraniana

www.ispionline.it/it/pubblicazione/guerra-a-gaza-un-fallimento-lungo-dieci-mesi

www.ispionline.it/it/pubblicazione/israele-hezbollah-scontro-calcolato

www.cesi-italia.org/it/articoli/il-doppio-colpo-di-israele-in-libano-e-iran-e-il-baratro-mediorientale

tg24.sky.it

www.ispionline.it/it/pubblicazione/cisgiordania-a-ferro-e-fuoco

www.open.online/2024/08/29/guerra-gaza-israele-hamas-negoziati-tregua-29-ago

www.ilpost.it/2024/09/01/vaccinazione-poliomelite-gaza/