IL RAZZISMO BLOCCA L’INGRESSO AL LAVORO PER DUE PERSONE SU TRE : ECCO IL NUOVO RAPPORTO UNAR

Istituto Sindacale per la COoperazione allo Sviluppo

IL RAZZISMO BLOCCA L’INGRESSO AL LAVORO PER DUE PERSONE SU TRE : ECCO IL NUOVO RAPPORTO UNAR

Secondo la nuova ricerca dell’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) due persone su tre che vengono discrimate non riescono ad accedere al mercato del lavoro. “Le denunce che sono giunte alla nostra attenzione ci dicono che la maggior parte delle discriminazioni avvengono nel mondo del lavoro (35% del totale) e che la stragrande maggioranza di queste ( 75,5 %) riguardano il momento dell’accesso. In altre parole moltissime persone, a parità di curricula, non riescono a entrare nel mondo del lavoro per meri motivi razzistici” (Marco Buemi).

L’Unar assieme alla Fondazione Sodalitas, a Synesis career service e alla Fondazione Adecco, conduce da sei anni il progetto “Diversitalavoro” che parte dai dati shock che colpiscono mondo del lavoro e discrimanzioni. La volontà è quella di collocare le stesse categorie discriminate nel mercato del lavoro attraverso una mappatura di aziende virtuose con una politica di job recruitment etica ed equa. Gli stranieri all’interno del sito di riferimento rappresentavano nel 2012 il 29,5% degli iscritti. Secondo Paolo Beretta, respondabile del progetto, “nonostante le difficoltà che vive il mercato del lavoro e l’ulteriore svantaggio di alcune categorie di persone, le buone pratiche sono possibili e possono diffondersi”. Le aziende coinvolte in questo progetto hanno celebrato ad inizio febbraio il Diversity&Inclusion Award, un premio di riconoscimento alle aziende distintesi nel collocamento di persone di categorie protette. Quest’anno le medaglie sono andate a Banca Popolare di Milano, IBM, Intesa Sanpaolo e Michelin Italia.

Per maggiori informazioni visitate il sito del progetto.

 

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