Mobilitazione mondiale per difendere il diritto allo sciopero, 18 febbraio 2015

Istituto Sindacale per la COoperazione allo Sviluppo

Mobilitazione mondiale per difendere il diritto allo sciopero, 18 febbraio 2015

Anche a causa della crisi economica, negli ultimi tempi, si è assistito ad un processo di ostracismo nei confronti dei sindacati in molte aree del mondo.

In Corea del Sud, 6700 lavoratori che avevano partecipato ad uno sciopero, hanno perso il lavoro. In Spagna, 260 lavoratori sono oggetto di indagine in seguito ad aver partecipato ad uno sciopero. Negli Stati Uniti i dipendenti federali non hanno diritto a scioperare e, grazie ad un testo impreciso del National Labor Relations Act, gli imprenditori hanno la possibilità di rimpiazzare in modo permanente i dipendenti che partecipano allo sciopero.
Segnali in controtendenza arrivano dal Canada che, con sentenza della Corte Suprema, ha riaffermato l’importanza del diritto di sciopero e della contrattazione collettiva.

Il 18 febbraio 2015 si è svolta una giornata di mobilitazione mondiale per difendere il diritto allo sciopero dei lavoratori, promossa dalla Confederazione Sindacale Internazionale (ITUC). La mobilitazione è stata indetta a causa delle posizioni prese, sin dal 2012, da parte del gruppo dei datori di lavoro presenti all’interno dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) nei confronti della Convenzione ILO n. 87 sulla libertà di associazione che, secondo loro, non garantirebbe il diritto di scioperare.
Qui l’articolo completo.

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